Di Paolo & Diane su Giovedì, 15 Ottobre 2020
Categoria: Attualità

Figli del web, Influencer ed Ella-One

 Proprio mentre ad Assisi, un ragazzo di 15 anni, genio dell'informatica e patito di Internet, veniva dichiarato beato, l'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) decideva di permettere alle minorenni di recarsi in farmacia ed acquistare la cosiddetta "pillola dei 5 giorni dopo" senza presentare la relativa prescrizione di un medico.

Il 10 Ottobre la Chiesa ed il mondo intero stavano guardando alla beatificazione di Carlo Acutis con lo stupore di chi si trova di fronte alla grandezza di un santo "della porta accanto", di un ragazzo nato e cresciuto in una famiglia non praticante che si è adoperato per gli ultimi offrendo a Dio persino le sue sofferenze, perché, come ripeteva anche ai medici, c'era sempre qualcuno che soffriva di più.

Come ha detto con semplicità il Cardinale Agostino Vallini nell'omelia di beatificazione, "ciò che ha reso speciale la vita di Carlo Acutis è che era un ragazzo normale, semplice, spontaneo, simpatico, amava la natura e gli animali, giocava a calcio, aveva tanti amici suoi coetanei, era attratto dai mezzi moderni della comunicazione sociale, appassionato di informatica, e da autodidatta costruiva programmi per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza".

"Muoio felice perché non ho mai sprecato un minuto della mia vita in cose che non piacciono a Dio", disse Carlo alla sua mamma.

L'influencer di Dio

Carlo Acutis, è il primo beato tra la generazione online, un testimone della fede, che anche in questi giorni continua a toccare la vita di tante persone. Sono gli stessi strumenti informatici a dircelo.

E' noto, che Google conosce alla perfezione tutti i nostri movimenti, raccoglie le tracce che lasciamo al nostro passaggio, e crea un profilo dei nostri interessi, al fine di proporci pubblicità e comunicare con noi in modo pertinente.

Ebbene, venerdì 9 ottobre, giorno della veglia precedente alla cerimonia di beatificazione, Google ha registrato un'impennata di ricerche su "la vita di Carlo Acutis", che è stato l'argomento più letto nella giornata. Questo ha fatto sì che tutti gli utenti che hanno effettuato questo tipo di ricerca, aperto l'articolo, accettato i cookies, e continuato nella lettura, hanno lasciato traccia delle loro azioni, hanno mostrato cioè un interesse che Google ha registrato. Questo significa che nei loro feed e nelle loro future ricerche, appariranno più frequentemente messaggi ed argomenti di pace, amore, fede.

Google inoltre conosce gli approfondimenti che eseguiamo quando leggiamo un articolo, o una notizia importante. Attorno a Carlo Acutis sono state ricercate parole, che difficilmente leggiamo tra i trends, come beatificazione, preghiera, veglia. 

 Figli del web

Un messaggio ancora più prezioso in un'epoca in cui la piazza e le periferie esistenziali si sono trasferite nel digitale, dove i nostri figli hanno fra le mani i loro dispositivi online in ogni luogo e ad ogni ora della giornata, dove i social sono sempre accessibili e creano nuove forme di dipendenza.

Luoghi infestati dalla pornografia, dalla sessualizzazione precoce e dalle pericolose challenge mortali che solo qualche giorno fa hanno indotto al suicidio un bambino di 11 anni a Napoli.

Certo, le nostre piazze e le nostre periferie non erano affatto immuni da questi fenomeni, ma il digitale amplifica i fenomeni in modo esponenziale. Nel web la piazza diventa il mondo e le periferie sono i luoghi più oscuri da raggiungere rinchiusi nella propria cameretta.

Instagram, Tik Tok, Snapchat sono le App più utilizzate dagli adolescenti, mondi dove ragazze e ragazzi sono costantemente in vetrina e psicologicamente dipendenti dal giudizio degli altri, e questo purtroppo vale sempre di più per le ragazze.

Poi c'è il fenomeno degli influencers, una vera e propria rivoluzione, coloro che, attraverso i vari canali social, sono in grado appunto di influenzare le scelte dei consumatori. Giovanissimi, molto richiesti dalle aziende, che diventano i veri anelli di forza del marketing virale che oggi si muove e si espande soprattutto sui nuovi media. Un mio collega qualche giorno fa mi disse che sua figlia tredicenne voleva smettere di studiare perché tanto sarebbe presto diventata un'influencer. Tutti vorrebbero vivere come loro, apparentemente senza pensieri, immersi nella ricchezza e nel lusso sfrenato, nell'illusione di vivere una vita diversa da quella che si ha, solo acquistando i prodotti che nelle loro foto e nei loro video appaiono come la vera ricetta della felicità.

Una generazione alla ricerca della gratificazione e del guadagno facile. Una ricerca condotta da Hope sui profili pubblici femminili di preadolescenti e adolescenti su Instagram ha riscontrato che "il numero di cuoricini, ovvero il consenso ricevuto principalmente da estranei, è proporzionale al livello di seduzione delle foto, scattate in posizioni languide, attraenti, attrattive o, comunque, in atteggiamenti non sessualmente neutri." Detto in altre parole, la gratificazione arriva quando le ragazzine si espongono come oggetti sessuali. E quindi si percepiscono come oggetti sessuali.

Ella-One

In questo quadro si inserisce la decisione dell'Aifa, un ente pubblico che opera sotto la direzione del Ministero della Salute che ha un Consiglio di Amministrazione composto di soli uomini, che stabilisce che una minorenne non deve avere nemmeno la ricetta medica per prendere la pillola dei cinque giorni dopo, un farmaco capace di alterare/inibire l'ovulazione o la normale evoluzione di una gravidanza iniziale a seconda della fase del ciclo in cui viene utilizzato.

Questo va assunto entro 5 giorni da un rapporto non protetto. Non è una caramella, ma un farmaco in grado di provocare una serie di effetti collaterali pesanti.

Il Direttore Generale dell'Aifa, Nicola Magrini ha dichiarato che il farmaco in questione rappresenta "uno strumento altamente efficace per la contraccezione d'emergenza per le giovani che abbiano avuto un rapporto non protetto, entro i 5 giorni dal rapporto. Ed è anche, a mio avviso, uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze".

Il vocabolario della lingua italiana alla voce Etica legge: "ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell'uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale sia il vero bene e quali i mezzi atti a conseguirlo, quali siano i doveri morali verso sé stessi e verso gli altri, e quali i criterî per giudicare sulla moralità delle azioni umane".

Cari genitori, cari papà, care mamme, non so se vi è chiaro il concetto. Qui vi si sta dicendo che una ragazzina di quattordici anni, perché oggi ci dicono che è a quella età che tante ragazzine diventano sessualmente attive, possa entrare in una farmacia in perfetta solitudine e senza minimamente essersi confrontata con un medico per capire quantomeno se ha malattie o allergie ai farmaci e farsi dare la pillola dei cinque giorni dopo. E vi si sta dicendo che questo è il vero bene. 

Qui non si tratta di essere pro o contro l'aborto: non prendiamoci in giro, non la buttiamo sull'ideologia. Anche se è vero che il meccanismo d'azione di questo farmaco nel caso in cui venga assunto in contemporanea o dopo l'ovulazione, di fatto rende l'utero ostile all'embrione di pochissimi giorni in caso di avvenuto concepimento e quindi provoca un aborto, qui il punto è un altro.Questa decisione di fatto banalizza la sessualità, riducendo il sesso a mero istinto, mirando ad abbassare sempre di più l'età del consenso agli atti sessuali. I nostri figli meritano più rispetto, meritano di vivere in una società che li aiuti a crescere e a diventare donne ed uomini che sappiano riconoscere quale sia il vero bene e quali i mezzi atti a conseguirlo, quali siano i doveri morali verso sé stessi e verso gli altri.

La famiglia non ha bisogno di chi le dica quante persone può invitare a cena, di chi in nome di quello che ci ostiniamo a chiamare libertà, pretende di sostituirsi a lei nell'educazione morale dei figli. Non ha bisogno di nuove pillole che educhino i giovani a trovare sempre la scorciatoia, il condono.

Poniamoci alcune domande. Se i minorenni non possono votare, guidare una macchina, comprare alcolici, comprare sigarette (anche elettroniche), fare un tatuaggio o un piercing, fare una lampada abbronzante, o soggiornare da solo in hotel perché secondo la nostra legge fino alla maggiore età non possono avere la piena responsabilità delle loro azioni, perché qualcuno ha deciso che possono fare questo tipo di scelte?

Chi ci guadagna con un'operazione questo tipo? 

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