La Parola
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 2,13-25
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.
Parola del Signore
Il Commento
L'inverno sta finendo e la primavera è oramai dietro l'angolo. Le giornate si allungano, le temperature si alzano e la natura inizia a risvegliarsi. Gli alberi da frutto sono in fiore, così come le mimose. I prati si riempiono di margherite, e tutto ci sembra più bello, pieno di luce. Le finestre delle case cominciano a spalancarsi dopo un inverno in cui le abbiamo tenute chiuse per bene, e tante persone iniziano a fare le pulizie di primavera.
Hai mai aiutato la mamma nelle pulizie di primavera?
Io ricordo ancora quelle domeniche… scopa, paletta, panno da spolvero, bastone e straccio per il pavimento. Il mio compito era quello di pulire i vetri. Carta di giornale, vetril e tanto olio di gomito, magari con un bel sottofondo musicale.
La primavera è il momento ideale per dare una bella ripulita alla casa, per farle cambiare aria e per liberarci di tutte quelle cose che non ci servono più.
Il Vangelo di oggi ci parla di quel giorno in cui anche Gesù decise di fare a suo modo le pulizie di primavera.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù decise di andare a Gerusalemme. Quando arriva si reca subito al tempio. Entrando si trova davanti una scena incredibile, non può credere ai suoi occhi.Nell'area del tempio ci sono mercanti di ogni genere. Chi vende pecore, chi buoi, chi colombe da usare per i sacrifici nel tempio. Ci sono poi dei piccoli tavoli dove i cambiavalute, una specie di banchieri, scambiano le monete straniere con quelle ebraiche per le persone che vengono da lontano. Sembra di essere in un vero mercato piuttosto che in un tempio.
A Gesù tutto questo non piace proprio. Si arrabbia così tanto che arriva a farsi una frusta di cordicelle e scaccia tutti fuori dal tempio, con le loro pecore e i loro buoi. Rovescia i tavoli dei cambiavalute e getta tutto il denaro a terra. Va poi dai venditori di colombe e dice loro: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
Sì, direi proprio che Gesù quel giorno fece le pulizie di primavera al tempio.
Tutta questa confusione, soprattutto il mercato, fa davvero arrabbiare Gesù, perché si accorge che le persone che sono nel tempio hanno dimenticato il vero senso della Pasqua.
Oggi nella prima lettura abbiamo sentito come il popolo di Israele, aveva ricevuto da Dio dei buoni orientamenti. Li conosciamo come i dieci comandamenti, ma la Bibbia non parla di obblighi, anzi: queste dieci parole di saggezza che Dio pronuncia per il suo popolo, sono piene d'amore e di tenerezza!
Sono un invito, un consiglio, un'indicazione per vivere nella felicità! Non si tratta di cose impossibili o difficili: sono un sentiero che tutti possono percorrere, con semplicità. Vivere le dieci parole è il modo più facile per restare fedeli al patto d'amore con Dio.
Dieci parole che servono anche a noi oggi per dire a Dio che lo amiamo e per imparare ad essere persone leali, vere, rispettose della vita e della dignità di ogni essere umano.
Gesù vuole far capire, alle gente radunata al tempio quel giorno, che Dio ama chi si prende cura dell'altro, perché quello che viene fatto al più piccolo dei fratelli è come se venisse fatto a lui. Per questo motivo scaccia venditori e compratori.
La gente offre sacrifici, spende soldi per Dio, ma tutto questo non piace al Signore... Gesù si arrabbia perché non si può comprare Dio!
Non si può, e mi raccomando non fatelo mai, dire a Dio: siccome io ho fatto questo per te adesso tu devi fare questo per me. Siccome io ho comprato la candela e l'ho accesa tu mi devi fare il miracolo che ti chiedo.
Non si può fare della preghiera o delle buone azioni un "mercato" per comprare la protezione di Dio, o per convincerlo a fare quello che dico io.
L'Impegno
Dio è amore... e l'amore si può solo chiedere... come fa uno che chiede l'elemosina…
L'amore si può solo offrire, donare, regalare...
Oggi allora guardiamo al Tempio come se fosse il nostro cuore. Riusciremo a vedere Gesù che si arrabbia esattamente come si arrabbia qualcuno che ci vuole bene quando vede che stiamo facendo, pensando o desiderando qualcosa che non è bene per noi.
In questa domenica di quaresima che ci prepara alla grande festa di Pasqua, Gesù ci chiede di guardarci dentro, e di cercare di capire con il suo aiuto, con la preghiera, se c'è qualcosa in noi che ha bisogno di essere pulito, cambiato. Che ne dite, ci sono delle zone del vostro cuore in cui Gesù ha bisogno di fare le pulizie di primavera cacciando via tutto quello che è solo apparenza esterna e non ci fa ascoltare la sua voce? Beh, nel mio cuore ce ne sono, e questa settimana cercherò di fare un po' di pulizia…
Buona domenica e… buone pulizie