Di Paolo & Diane su Sabato, 29 Maggio 2021
Categoria: A piccoli passi

La Santissima Trinità

La Parola

Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 28,16-20

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.

Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.

Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Parola del Signore. 

 Il Commento

Sapete contare fino a tre? Ok domanda stupida, certo che lo sapete fare. Tre è un numero molto importante oggi, perché festeggiamo la solennità della Santissima Trinità, e voi sapete benissimo che quando una parola inizia con TRI, significa che ha qualcosa a che fare con il numero tre.

Vi viene in mente qualche altra parola che inizia con TRI, così senza pensarci? A me viene in mente Triciclo, la prima bicicletta che mamma e papà vi hanno regalato quando eravate piccoli, una bici con tre ruote che aiuta il bambino ad imparare a pedalare mantenendo un equilibrio stabile.

Ma torniamo alla festa che stiamo celebrando oggi: la domenica della Santissima Trinità.

In questa domenica festeggiamo Dio che è unico, ma che si mostra a noi in TRE persone.

Si mostra come Padre, il Creatore, colui dal quale proviene ogni cosa: il mondo, la natura, gli animali, l'uomo.

Si mostra a noi come Figlio che, inviato dal Padre, si fa uomo e, come pastore buono, va a cercare gli uomini che hanno perduto la strada per mostrare loro le vie della bellezza, della bontà, della condivisione, della giustizia, della fraternità, della fiducia e della fede in Dio. Gesù, nostro fratello, uomo tra gli uomini, ci parla dell'amore di Dio e ce lo testimonia donando la sua vita per noi.

Si mostra a noi come Spirito Santo, la persona che abbiamo celebrato domenica scorsa nella festa di Pentecoste. Vi ricordate? Il brano degli Atti degli Apostoli ce lo ha presentato come il fragore di un tuono, come un vento pieno di energia, come un fuoco danzante, una forza che dà vita. È lo Spirito che fa nascere la chiesa e rende i discepoli prima e noi oggi, testimoni di Dio e del suo amore, capaci di vivere nella fraternità, nella giustizia, nell'amore, nel perdono, nella gioia e nella condivisione. Uomini che sanno lodare Dio e raccontare il suo amore a tutti.

Uno in tre, un mistero che è molto più grande di noi, qualcosa che la nostra mente non riesce a contenere, ad accogliere fino in fondo.

In effetti, facciamo molta fatica a capire quello che la teologia ci dice: se sono tre persone, non possono essere uno solo; ma Dio è unico. Lo so, lo so, sembra veramente tutto molto complicato… ma la Trinità non può spiegare come la definizione di un vocabolario o come il procedimento di un problema di matematica.

Proprio qui sta il punto: finché guardiamo alla Trinità usando la logica della matematica, non ne veniamo a capo, perché se è 3 non può essere 1 e se è 1 non può essere 3!

Però nella nostra vita ci sono moltissime cose che non seguono le regole matematiche, e che usano una logica diversa.

Prendiamo la gioia per esempio. Più la dividi, più aumenta: quando proviamo ad essere felici da soli, non riusciamo mai a provare la stessa immensa gioia di quando possiamo essere felici insieme agli altri.

Di solito, se divido qualcosa, per esempio una tavoletta di cioccolata, dovrò spezzarla e darne un pezzo ad ogni persona: un pezzo, appunto, cioè una parte molto più piccola della tavoletta intera. Con la gioia invece non è affatto così: più la condividi con gli altri, più ti senti invadere dalla gioia, la senti che ti aumenta dentro!

Anche l'amore segue questo stesso criterio: puoi darne di continuo e non resti mai senza! Se ti offro delle patatine dal mio sacchetto e tu ne prendi un po', poi ancora un po', poi ancora un po' e ancora un altro pochettino, prima o poi il sacchetto si svuoterà e io resterò senza. Con l'amore le cose vanno diversamente: posso continuamente offrire amore e non mi troverò mai con un sacchetto vuoto in mano, non potrà mai succedere che l'amore finisca e io resti senza.

La logica che abita la Trinità è simile alla logica della gioia e dell'amore: non si spiega con i numeri o con le operazioni matematiche, ma si accoglie con fede, facendone l'esperienza, invece di cercare di misurarla.

Un giorno poi, quando ci troveremo in Paradiso e saremo faccia a faccia con il Signore, tutto sarà chiaro e diremo: "Ecco! Ora finalmente capisco questo mistero della Trinità!"

Per ora, ci fidiamo di Gesù, che ha spiegato ai suoi discepoli che Dio è il Padre che si prende cura di noi, Dio è Gesù, suo Figlio e nostro amico; e Dio è Spirito Santo che da la forza, la vita.

Dio è Uno, ma se pensiamo a Dio con queste tre immagini diventa più facile capire la Trinità, sarà un po' come andare in triciclo: mentre ognuna delle tre ruote, girando insieme ci trasportano in un viaggio emozionante, bellissimo attraverso la fede, noi siamo seduti su un solo triciclo.

 L'Impegno

Il Vangelo di oggi termina con una espressione di Gesù che è una promessa certa: "Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo".

Queste parole ci riempiono il cuore di gioia, di certezza, di amore e di speranza. Se il Signore ci chiede di credere e di essere suoi strumenti nel mondo, ci sostiene e ci accompagna in questo impegno importante.

Allora coraggio! Ogni mattina mettiamo la nostra vita nelle mani del nostro Dio facendo un bel segno di croce, il segno con cui ci affidiamo alla Trinità e chiediamo a Dio di sostenere i nostri sforzi nel compiere il bene, il bello, il buono verso coloro che incontriamo nella giornata.

Buona Domenica e Buona Festa

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