La Parola
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,23-29
In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
Parola del Signore.
Il Commento
Qualcuno di voi ha paura del buio? Molte persone hanno paura del buio! Non c'è niente di cui vergognarsi; talvolta anche gli adulti hanno paura. Alcuni di noi possono avere paura del buio. Altri possono avere paura dei tuoni e dei fulmini, altri paura di volare in aereo…
Sono tante le paure che ognuno di noi può avere, ma se ci pensate c'è sempre qualcosa che ci può aiutare a superare quelle paure, a sentirsi meno soli, come un peluche durante la notte.
Quando Gesù disse ai suoi discepoli che stava per tornare al Padre, anche loro ebbero paura. Che cosa sarebbe accaduto? Sarebbero stati riconosciuti come suoi seguaci e arrestati?
Il Maestro sapeva che i suoi discepoli erano spaventati e li consolò con la sua tenerezza: "Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore".
Non abbiate paura. Chi si sente solo, ha paura, è spaventato.
Gli apostoli, d'improvviso capirono che Gesù non sarebbe rimasto con loro per sempre, sarebbe tornato un giorno, sì, ma non sarebbe rimasto con loro, avrebbero dovuto iniziare a camminare da soli, a portare il Vangelo alle genti, ad insegnare, a portare la Salvezza a tutti. Ma avrebbero dovuto farlo senza il Signore Gesù. Erano pronti, avevano trascorso tre anni con il Maestro, eppure Gesù sapeva che avrebbero avuto bisogno di aiuto, avrebbero avuto bisogno di non sentirsi soli.
"Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto".
Quando Gesù ritornò al Padre in cielo, chiese a Dio di inviare lo Spirito Santo per confortare i suoi discepoli fino al giorno in cui sarebbe ritornato, e fra quei discepoli ci siamo anche noi, ci sei anche tu.
Che dono meraviglioso ci ha dato Gesù: ci ha mandato lo Spirito Santo, il Paraclito… e che cosa significa? Innanzitutto dobbiamo sgombrare il campo da ogni malinteso: lo Spirito Santo non è una cosa; lo Spirito Santo è una persona, la terza persona della Santissima Trinità, è la relazione d'amore che c'è fra il Padre e il Figlio, è il cuore di Dio.La parola Paraclito è una parola greca che significa "chiamato vicino", colui che ti sta accanto, ti suggerisce cosa dire, cosa fare, ma non parla e non agisce al posto tuo, nel suo immenso amore ti lascia libero di decidere se accogliere o meno la sua parola, il suo suggerimento, ti lascia libero di anche di sbagliare. Pensate se a scuola, soprattutto durante le interrogazioni o i compiti in classe, noi avessimo un suggeritore… come sarebbe facile prendere bei voti…!
Gesù dice anche che lo Spirito Santo ci insegnerà ogni cosa. Ma come è possibile? Pensate di entrare a scuola una mattina e trovarvi davanti ad una insegnante nuova. "Buongiorno maestra, buongiorno professoressa. Che materia ci insegna?" E lei risponde: "Ogni cosa. Vi insegno a parlare, a contare, a mangiare a camminare, che direzione prendere, a che velocità andare, con chi camminare… vi insegno ogni cosa."
Così è lo Spirito Santo. Se ad esempio per evitare un rimprovero stai già preparando una bella bugia, lo Spirito Santo interviene e ti ricorda che dopo che avrai mentito starai male, quindi evita. Se a tavola stai esagerando nella quantità di cibo che ti sei messo nel piatto, lo Spirito Santo ti suggerisce: per favore riduci la tua porzione; se durante una competizione o un gioco con i tuoi amici per poter vincere assecondi la tentazione di imbrogliare, lo Spirito Santo ti bisbiglia: no, non lo fare, non sarai felice…
L'Impegno
Insomma lo Spirito Santo ci ricorda quello che Gesù ha già insegnato, passo passo, volta per volta… non tutto insieme perché non siamo in grado di recepirlo e assimilarlo.
Ma proprio come succede a scuola, un insegnante ha bisogno di alunni, di discepoli, e per essere discepoli dobbiamo riconoscere di avere bisogno di imparare. Dobbiamo essere umili, pronti ad imparare e non credere di avere già capito tutto.
Certamente non è semplice percepire questa presenza, ma se ci mettiamo veramente all'ascolto, se desideriamo davvero essere guidati dallo Spirito Santo nei nostri passi, nelle nostre decisioni, e se glielo chiederemo sinceramente nella preghiera, allora state pur sicuri che di tanto in tanto riusciremo ad ascoltare la sua voce, riusciremo a capire i suoi consigli e a vivere proprio come Gesù ci ha insegnato.
Buona domenica e buon cammino