Amerai il tuo prossimo come te stesso
La Parola
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 12,28b-34
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Parola del Signore.
Il Commento
Vi piace giocare? Penso proprio di sì… Quando ero piccolo il mio gioco da tavolo preferito era il Risiko. Oramai sono grande, ma mi diverto ancora a giocare con i miei figli, con la mia famiglia e anche con gli amici. Giochiamo a calcio, a carte, e d'inverno a volte ci sediamo tutti intorno a un bel gioco da tavolo. Ogni gioco ha le sue regole ed è importantissimo che ognuno le conosca per poter giocare.
Avete mai provato a giocare con qualcuno che non rispetta le regole? E voi, le seguite sempre le regole del gioco?
Anche nella vita ci sono delle regole da seguire, e sono tutte scritte in questo libro. Per vivere felici è importante seguire le regole di vita che il Signore ci ha donato.
Questa settimana ce lo ricorda la voce di Mosè, che nella prima lettura si rivolge al popolo con queste parole: "Ascolta, Israele!"
Ma che cosa deve ascoltare il popolo di Israele? I comandamenti di Dio: ascoltarli e metterli in pratica.
E perché? Perché il popolo d'Israele dovrebbe fare quanto gli viene comandato da Dio? Per paura? Per dimostrare che sono bravi? Nooo! Sentite come prosegue Mosè: "perché tu sia felice"!!!
Il Padre buono ci dà le sue leggi da seguire per questo splendido motivo: per essere felici, perché possiamo trovare la piena felicità.
Non sono regole che vogliono umiliarci, costringerci o sottometterci… sono regole che ci danno la felicità!
E che sono racchiuse in una sola parola: Ama!
"Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza".
Per essere felici, l'unica strada possibile è amare.
E nel brano del Vangelo di questa settimana, tratto dal racconto di Marco, Gesù rispondendo a un dottore della legge aggiunge un'altra regola, la seconda per importanza. Amerai il prossimo tuo come te stesso. Ama.
Ora immaginiamo per un attimo di essere anche noi tra la folla che sta ascoltando Gesù: facciamoci spazio, per metterci davanti e vedere che cosa accade.
Uno degli scribi, un uomo esperto in tutto ciò che riguarda la religione, ha ascoltato Gesù parlare e insegnare e ne è rimasto colpito. Così gli pone una domanda importante: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?"
Non è una domanda a trabocchetto, non sta cercando di mettere Gesù in difficoltà: questo scriba è sinceramente interessato ad ascoltare la risposta di Gesù, vuole capire quale è secondo lui l'insegnamento più importante della Scrittura.
Il Signore Gesù, che conosce cosa c'è nel cuore di ciascuno, sente la sete di verità di questo scriba e risponde, citando proprio il passo del Deuteronomio che abbiamo letto oggi: "Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza."
E poi aggiunge il modo concreto di mostrare questo amore per Dio: "E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi"
Gesù non lascia dubbi: non ci sono comandamenti più importanti di questi. Non ci sono scorciatoie per raggiungere il Regno di Dio: questa è l'unica via. Non possiamo dire di amare il Signore se non amiamo il prossimo.
Solo amando il prossimo, l'amore per Dio diventa visibile, diventa vivo.
Gesù usa un metro di misura molto chiaro: ama il prossimo come te stesso. Ama gli altri con la cura che hai verso di te e come tu stesso vorresti essere amato da chi è accanto a te.
L'Impegno
Ma torniamo a noi. Abbiamo detto che anche noi siamo in mezzo alla folla che ammira il maestro, anche noi abbiamo ascoltato le parole di Gesù. Allora, fermiamoci un istante e
proviamo a pensare: che cosa significano per noi queste parole di Gesù? Restiamo qualche momento in silenzio e proviamo a pensare al modo concreto in cui possiamo amare, nella nostra quotidianità, nella settimana che ci sta davanti.
Pensiamo ai nostri genitori, ai fratelli, ai compagni di scuola, agli insegnanti, agli amici con cui passiamo il tempo libero… sono tutti il nostro prossimo…
Come vogliamo amarli? Come possiamo amarli con tutta la mente, tutte le forze, tutto il cuore e tutta l'anima?
Ciascuno decida nel segreto del suo cuore, sapendo che questo è il modo più vero per manifestare il nostro amore per Dio.
E durante questa settimana, mettete in pratica il vostro proposito, mettete in circolo l'amore. Iniziando proprio dal momento della sveglia al mattino, ringraziando il Signore per questo nuovo giorno e amando durante tutta la giornata, proprio come vorremmo essere amati. Con gli stessi sorrisi, con le stesse coccole, con le stesse parole. Così la sera quando sarete nel vostro letto, stanchi per la giornata passata ma felici per aver tanto amato, Gesù dirà anche a voi come allo scriba: Non sei lontano dal Regno di Dio! E con il cuore felice potrete dormire sereni!
Buona domenica
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