Anche voi dovrete lavarvi i piedi gli uni gli altri
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La famiglia, il luogo della lavanda dei piedi quotidiana
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 13,3-17)
«Gesù […] si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo". Gli disse Simon Pietro: "Non mi laverai mai i piedi!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me". Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo! […]
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica».
L'ultima cena
Il gesto della lavanda dei piedi è il momento centrale delle celebrazioni del Giovedì Santo, il momento in cui Gesù si fa servo dei suoi discepoli, si mette al loro servizio.
Un gesto quasi scandaloso all'epoca, tanto che Pietro cercò di rifiutarsi, e che in qualche modo ci impressiona ancora oggi quando il parroco sull'altare depone le vesti, si cinge la vita con un asciugamano e comincia a lavare i piedi ai suoi parrocchiani.
Un gesto che Gesù accompagna con delle parole chiare: "Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri".
Gesù aveva fatto del servizio agli altri la sua missione. Si era fatto uomo per portare la salvezza a tutti gli uomini. Eppure, fino a quel momento, fino a quel gesto neppure Pietro lo aveva capito fino in fondo.
Il sacerdote consacra la sua vita a Dio per mettersi al servizio dei fratelli e delle sorelle, là dove sarà chiamato a farlo. Eppure, nelle nostre comunità, nelle nostre parrocchie, troppe volte ce ne dimentichiamo e cadiamo nel giudizio, seminiamo zizzania, ci dimentichiamo che quel sacerdote è prima di tutto un uomo con tutti i suoi limiti e i suoi difetti, proprio come noi.
Famiglia luogo di servizioEppure chi meglio di noi dovrebbe conoscere a fondo il significato di quel gesto e di quelle parole pronunciate da Gesù?
Lavarsi i piedi gli uni gli altri è il gesto quotidiano che si ripete in ogni famiglia. È ciò che tiene unita una coppia, viva la famiglia, eterno un matrimonio.
Non può esistere matrimonio se i coniugi non hanno imparato a "lavarsi i piedi l'un l'altro" e non può esistere una famiglia se i genitori non sono stati capaci di testimoniare e trasferire questo gesto d'amore ai loro figli.
Ogni gesto fatto per l'altro in una coppia e in una famiglia è una lavanda dei piedi, ciò che cambia è l'atteggiamento con cui lo facciamo. Possiamo farlo in modo distratto, per obbligo, o peggio ancora a volte quasi per dispetto. Oppure possiamo decidere di compiere ogni nostro gesto di servizio a partire proprio da quelli che compiamo fra le mura domestiche, con lo stesso amore e la stessa tenerezza che Gesù dedicò ai suoi discepoli durante l'ultima cena. E non dimentichiamo che fra loro c'era anche colui che da lì a breve l'avrebbe tradito.
La lavanda dei piediCari padri, giovedì sera allora, prima di iniziare la cena, prendete una brocca e riempitela d'acqua, prendete anche un asciugamano e una bacinella, fate sedere la vostra famiglia e ripetete con amore ed umiltà il gesto di Gesù.
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