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L'icona della fedeltà

Maria Maddalena esempio di fedeltà per la vita coniugale
Durante questa settimana i Vangeli ci hanno presentato più volte la figura della Maddalena, l'icona della fedeltà, la donna che non ha mai dimenticato tutto quello che il Signore aveva fatto per lei, la prima a trovarsi davanti all'impossibile, davanti al suo Signore risorto.
Questa figura ci ha chiamato a riflettere sul concetto di fedeltà. Fedeltà a Dio, ma anche fedeltà nella coppia.
Papa Francesco, martedì durante la sua omelia, ci ha ricordato quanto sia facile per noi allontanarci dal Signore, soprattutto quando le cose vanno bene, quando ci sentiamo sicuri, quando iniziamo a convincerci che in fondo possiamo farcela da soli, senza dover seguire la legge di Dio perché siamo sicuri di noi stessi. E così questa nostra sicurezza diventa il nostro primo idolo.

Quando si parla di fedeltà nella coppia, invece, il termine è quasi esclusivamente inteso come «non tradirsi», in modo particolare «non tradirsi fisicamente». Questo è un aspetto ovviamente importante che coinvolge la stabilità di una coppia, ma «essere fedeli» non è solo questo. Ci sono coppie in cui non c'è mai stato un tradimento, ma in cui non c'è stata neanche fedeltà. Pensiamo solo al significato che ha in tutto questo il boom di visite a siti porno che è stato registrato da quando è iniziato il periodo di quarantena. 

E allora che cosa è la fedeltà? Apriamo insieme un dizionario e divertiamoci a trovare i sinonimi di fedeltà. Ne abbiamo trovati diversi e molto interessanti, ma abbiamo pensato di soffermarci solo su questi: lealtà, dedizione, rispetto, corrispondenza.
Ognuno di questi termini, se rapportato alla nostra vita di coppia, ci sfida, ci interroga e ci mete in crisi.
Sono davvero leale? La persona leale è colei di cui ti puoi fidare, che antepone la promessa all'io; è la persona che ci dà sicurezza e che ci impedisce di precipitare. L'egoismo è una brutta bestia, ma la persona leale riesce a trovare la forza e la motivazione per opporsi al suo egoismo e restare fedele alla promessa matrimoniale.
Vivo la mia vita di coppia con dedizione? Dedizione significa arrendersi all'amore. È l'atto di darsi vinto, l'atteggiamento di chi è capace di arrendersi all'amore. È la qualità della persona che depone le armi, che si mette al servizio, che non pesa ciò che dà con ciò che riceve. La dedizione è l'unica sconfitta che permette di vincere.
Il rispetto ci ricorda che l'altro è prezioso, che ci ha donato la sua vita affinché noi potessimo prendercene cura e non per usarla a nostro piacimento per poi gettarla quando non è più funzionale al nostro piacere. "Non ti amo più." Quante, troppe volte questa frase accompagna le separazioni, ma forse sarebbe più corretto dire: "Non mi servi più. Non mi dai più le emozioni e le sensazioni che mi facevi provare prima." Si diventa talmente sicuri di sé stessi che non si ha più bisogno dell'altro e ci si allontana, ponendo l'io al centro della propria vita.

Corrispondenza ci ricorda che la fedeltà non si dimostra solo a parole. Alla parola dobbiamo abbinare l'agire. Nel rito del matrimonio esistono due diversi momenti ed entrambi sono necessari e fondamentali: il rito e il sacramento. C'è la promessa di amare l'altro in modo totale e per sempre, ma questo non basta. Il sacramento si completa ed è efficace solo con il primo rapporto fisico. La promessa del dono totale si concretizza nell'unione dei corpi. Non basta quindi promettere di amare, ma serve che il nostro corpo diventi parola d'amore fedele. Che il nostro corpo sia mezzo per esprimere la tenerezza, la cura e il servizio dell'uno verso l'altra. 

Il primo carattere della fedeltà tra sposi è quindi la consapevolezza di pensare la vita in due. Tutto ciò che io compio non è qualcosa di isolato, di individuale: devo rinunciare a me stesso per far nascere la coppia, il primo figlio della coppia deve essere il concetto del "NOI". Occorre quindi pensare che il cammino si fa sempre insieme. Non bisogna aspettarsi qualcosa dall'altro, bisogna invece progettare insieme la "vita di ogni giorno" con un dialogo costante su tutto, con una comunicazione profonda.
Dialogo, ma anche umiltà, rispetto dei tempi dell'altro, tenerezza.

E voi fidanzati che state progettando le vostre nozze, abituatevi da subito a dire "nostro" e a sostituire con questo termine l'abitudine a distinguere il "mio" tempo, la "mia" vacanza, il "mio" denaro, la "mia" macchina, i "miei" figli. 

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