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Rallegrati, piena di grazia!

In questo giorno di festa queste parole risuonano ancora all'interno della Santa Casa 

Papa Francesco due anni fa, scelse proprio il 25 Marzo, il giorno della solennità dell'Annunciazione del Signore per compiere la sua prima visita da pellegrino a Loreto.

Noi che abbiamo avuto la grazia di essere presenti, abbiamo fisse nella mente quelle immagini, scolpite nel cuore le sue parole.

"Le parole dell'angelo Gabriele a Maria: «Rallegrati, piena di grazia» (Lc 1,28), risuonano in modo singolare in questo Santuario, luogo privilegiato per contemplare il mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio. Qui, infatti, sono custodite le mura che, secondo la tradizione, provengono da Nazareth, dove la Vergine Santa pronunciò il suo "sì", diventando la madre di Gesù. Da quando quella che è denominata la "casa di Maria" è diventata presenza venerata e amata su questo colle, la Madre di Dio non cessa di ottenere benefici spirituali in coloro che, con fede e devozione, vengono qui a sostare in preghiera. Tra questi oggi mi metto anch'io, e ringrazio Dio che me lo ha concesso proprio nella festa dell'Annunciazione".

Il momento decisivo 

Il brano del Vangelo di Luca che ascoltiamo oggi, ci racconta il "momento decisivo della storia, quello per così dire più rivoluzionario", come lo ha definito il Pontefice. È il momento in cui tutto cambia, in cui la storia si capovolge e Dio "si abbassa", decide di entrare nella storia dell'uomo, con il suo stile, con il suo immenso amore. Dio ci ama così tanto da abbassarsi al nostro livello, ci sorprende e ci sconvolge. Ci conferma ancora una volta che per compiere meraviglie nella nostra vita, per portarci la salvezza, ha comunque bisogno del nostro sì. Così come in quel villaggio sperduto 2021 anni fa, ebbe bisogno del sì di Maria. Il sì, che cambiò la storia dell'umanità. 

La dinamica della vocazione

Proviamo a rileggere il brano del Vangelo di Luca e soffermiamoci a pensare parola per parola, a cosa è successo quel giorno a una ragazza sedicenne, in un villaggio della Galilea che forse nessuno neppure conosceva. 

Papa Francesco a Loreto, volle individuare nel racconto tre momenti essenziali che evidenziano la dinamica della vocazione.

L'ascolto 

Il primo momento è quello dell'ascolto, manifestato da quelle parole dell'angelo: «Non temere Maria, […] concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù» (vv. 30-31). È sempre Dio che prende l'iniziativa. Lui ci precede, Lui si fa strada nella nostra vita, ci chiama per offrirci in dono il suo amore, per mostrarci il suo disegno sulla nostra vita personale e sociale. A noi è richiesto solo di essere pronti e disponibili ad ascoltare e accogliere la voce di Dio, che però non si riconosce nel frastuono della nostra società e nell'agitazione in cui troppo spesso viviamo la quotidianità. La giovane Maria, nel segreto della sua camera, faceva spazio all'ascolto di Dio con la preghiera. 

Il discernimento

Il secondo momento è il discernimento, espresso nelle parole di Maria: «Come avverrà questo?» (v. 34). Maria non dubita; la sua domanda non esprime una mancanza di fede, ma il suo desiderio di scoprire le "sorprese" di Dio. Maria è attenta a cercare di capire il progetto di Dio sulla sua vita, a conoscerlo in tutte le sue sfaccettature, in modo da rendere più responsabile e più completa la propria collaborazione. Se vogliamo collaborare all'opera di Dio, dobbiamo avere l'atteggiamento del discepolo: mettere a disposizione la nostra povertà e la nostra piccolezza con umiltà e con la consapevolezza che sarà Lui a trasformare tutto in ricchezza e abbondanza. 

 La decisione

Il terzo passaggio è poi la decisione, ed è esplicitato dalla risposta di Maria all'angelo: «Avvenga per me secondo la tua parola» (v. 38). "Il suo "sì" al progetto di salvezza di Dio, attuato per mezzo dell'Incarnazione, è la consegna a Lui di tutta la propria vita. È il "sì" della fiducia piena e della disponibilità totale alla volontà di Dio" (Papa Francesco). Maria è il modello di ogni cristiano, la sua risposta alla chiamata di Dio è l'esempio che deve ispirare ognuno di noi nel rispondere alla chiamata alla propria vocazione.

Già perché rispondere alla vocazione non significa solamente entrare in seminario o in un monastero, ma saper rispondere al progetto d'amore che Dio ha per noi, per la nostra vita. Significa donarsi completamente in tutto ciò che si è chiamati a vivere quotidianamente facendo della nostra vita una testimonianza d'amore, portando Gesù là dove siamo, proprio come fece Maria. Nel nostro matrimonio, nella nostra famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola, nel nostro impegno sociale o politico, nell'arte, dovunque siamo chiamati a operare con i doni che lo Spirito Santo ci ha elargito.

 Famiglia sogno di Dio

E per noi è stato proprio così: nel momento in cui ci siamo veramente messi all'ascolto di quello che il Signore suggeriva ai nostri cuori, abbiamo capito che nonostante le nostre fragilità, il nostro passato, la nostra miseria, Lui ci stava chiamando come coppia a mettere a frutto la nostra vocazione, e che il fatto che ci avesse ripescato dalle acque in burrasca in cui eravamo naufragati e ci avesse portato a Loreto, a due passi dal Santuario che custodisce la Santa Casa dell'Incarnazione non era affatto un caso, ma parte del suo grande progetto d'amore per noi.

Nella casa di Nazareth, Maria ha vissuto come figlia, fidanzata, sposa e madre la molteplicità delle relazioni familiari. Ed è proprio con le mani e la fronte appoggiata su quei freddi mattoni della Santa Casa che abbiamo consegnato nelle mani del Signore la nostra coppia, il nostro sacramento, consacrando il nostro tempo a riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, a diffondere il "sogno di Dio per la sua creatura diletta: vederla realizzata nell'unione di amore tra uomo e donna; felice nel cammino comune, feconda nella donazione reciproca" (Papa Francesco).

La nostra missione 

Oggi festeggiamo il primo compleanno di questa nostra umile creatura. Dodici mesi in cui abbiamo cercato a modo nostro di ribadire la grandezza, l'insostituibilità e la bellezza della famiglia a servizio della vita e della società, affiancando testimonianze di vita a riflessioni sui vari temi che attraversano la vita di una famiglia. Abbiamo creato un canale YouTube dove potrete trovare ogni settimana l'audio dei nostri articoli ed una sezione video interamente dedicata ai bambini e ai ragazzi con dei brevi commenti al vangelo della domenica. Camminiamo a piccoli passi, cercando sempre di mantenere la rotta, lasciandoci guidare da Lui, dalla stella polare.


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Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Cosa avrebbe fatto San Giuseppe, se fosse vissuto ....
 

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Giovedì, 21 Novembre 2024

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