Il Vangelo per Bambini e Ragazzi - Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo
In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso
La Parola
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 23,35-43
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del SignoreIl Commento
Eccoci arrivati alla fine dell'anno. Sì avete capito bene, oggi secondo il calendario della chiesa, si conclude l'anno liturgico. Ma sapete cos'è e come funziona l'anno liturgico?
Come l'anno solare che va dal 1 Gennaio al 31 Dicembre ed è diviso in stagioni, mesi, giorni, così per la Chiesa esiste l'Anno Liturgico che è scandito dalle tappe fondamentali della vita di Gesù. È un periodo di 12 mesi che comincia con la prima Domenica d'Avvento e finisce con la Solennità di oggi: Cristo Re dell'Universo.
Devo confidarvi però, che appena ho letto il Vangelo di questa domenica ho pensato che ci fosse un errore, mi sono detto: "Forse ho letto il brano sbagliato..." Festeggiamo la solennità di Cristo Re dell'Universo e qui il Vangelo di Luca ci parla di Gesù sulla croce.
Non sembra anche a voi che potrebbe esserci un errore? Come possono stare insieme l'idea di Gesù Re e Gesù in croce? O forse possono?
Una cosa è certa, se la Chiesa ha scelto di farci leggere proprio questo brano dell'evangelista Luca in occasione di una solennità così bella e importante un motivo deve esserci.
Se proviamo a rileggere con calma il Vangelo, un primo motivo ci balzerà subito agli occhi: per due volte, in questo testo, si ripete che Gesù è re: "Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso!" grida la folla. E sulla croce c'è un cartello con scritto: "Questo è il re dei Giudei".
Di solito i re regnano su qualche popolo, o nazione… noi invece stiamo parlando di un Re di tutto l'universo: tutto ciò che c'è sulla terra è stato creato da Dio e appartiene a Gesù.
Certo l'immagine che abbiamo di un re nella nostra mente è un po' diversa.
Il Re ha una corona d'oro, mentre la corona di Gesù è fatta di spine.
Il Re cavalca un cavallo, mentre Gesù entra a Gerusalemme a cavallo di un asino.
Il Re vive in un castello lussuoso, mentre sappiamo che Gesù è nato in una stalla.
Il Re ha molti servitori, ma Gesù durante l'ultima cena ha deposto gli abiti della festa, si è cinto con un asciugamano e ha lavato i piedi ai suoi amici, diventando Lui il servo dei suoi discepoli.
Il Re è circondato da tante persone, consiglieri, giullari, cavalieri, dame e servitori. Gesù invece ha pochi amici, uno di loro lo ha addirittura tradito per poche monete; il suo migliore amico ha giurato di non conoscerlo; mentre si ritira per pregare, anche i migliori amici si addormentano anziché vegliare con lui; e poi, sotto la croce, quasi tutti lo abbandonano.
Il Re proclama le leggi e tutti lo ascoltano. Gesù durante la sua passione non viene ascoltato ma soltanto offeso, dice solo poche parole, ma dice la Verità. Il popolo però non lo vuole ascoltare e grida più forte per non sentirlo.
Il Re veste abiti sontuosi e siede su un trono comodo e lussuoso. Gesù è innalzato su una croce, nudo, sanguinante e dolorante.
Dopo aver considerato tutto capite che la mia confusione è aumentata ancora!
Questo Vangelo non poteva andar bene per la solennità di Cristo Re dell'Universo!
L'Impegno
Eppure... eppure... c'è qualcuno che riconosce Gesù come Re proprio mentre è sulla croce. Mentre è preso in giro, umiliato, coronato di spine, inchiodato a morte, c'è uno dei presenti che dice chiaramente che Gesù è proprio un Re. Ci avete fatto caso?
È uno dei ladroni. È condannato alla stessa pena di Gesù, è inchiodato alla croce anche lui, sa che sta per morire, ma ha occhi capaci di vedere quello che nessun altro vede. Quello che forse, neppure noi, senza il suo aiuto, riusciremmo a vedere: riconosce Gesù come Re.
È talmente certo che Gesù sia un Re, che gli chiede persino di poter far parte del suo Regno: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno! "
E viene subito accontentato, perché Gesù gli risponde: "Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso"
Quest'uomo ha la certezza di entrare in Paradiso. Non in un futuro, ma subito, oggi stesso, gli dice il Maestro Gesù.
Il condannato a morte senza nome, di cui sappiamo solo che era un ladro, ha saputo riconoscere in quel compagno di condanna il Re dell'Universo. Come ha fatto? Che cosa ha visto?
Ha visto un uomo innocente, condannato a una pena orribile, che non dimostra odio né rancore.
Ha visto un uomo capace di perdonare chi lo sta deridendo e umiliando.
Ha visto una capacità d'amore che è senza misura.
E allora non ha avuto dubbi: questo Gesù che sta sanguinandogli accanto, è un Re.
È il Re dell'Universo perché nell'intero Universo non c'è nessun altro che sappia amare come Lui.
Questa forza di amore e di perdono, danno al ladrone in croce la convinzione profonda che questo Maestro condannato a morte, abbia veramente il potere su tutto ciò che esiste e sulla vita eterna.
Ed è stupendo leggere la richiesta che quest'uomo in croce rivolge al Signore Gesù: "Ricordati di me!"
Non gli chiede di salvarlo dalla croce, non gli chiede di togliergli il dolore, la sofferenza terribile che sta attraversando. Non gli chiede neppure un posto d'onore in Paradiso.
Gli domanda solo di ricordarsi di lui quando arriverà alle soglie dell'Eternità.
Penso che per Gesù morente le parole di quest'uomo, suo fratello nel dolore, siano state di una dolcezza inattesa, un regalo enorme.
Mentre i suoi amici lo abbandonavano e fuggivano, mentre gli Apostoli si nascondevano timorosi, mentre tutto, intorno sembrava andare in pezzi, mentre la sua missione sembrava essere un terribile fallimento, una voce lo restituisce alla sua vera identità. Perché con la sua timida e coraggiosa richiesta, il ladrone sta dicendo: tu sei il Messia, tu sei Dio, tu puoi salvarmi, tu puoi aprirmi le porte dell'Eternità.
Gesù oggi ci chiede di fare una scelta, di guardarlo con gli occhi del ladrone e sceglierlo come il Re della nostra vita. Questa settimana allora, impegniamoci tutti insieme a costruire il Regno di Dio proprio qui, su questa terra! Non si tratta di un territorio da difendere, di un potere da mantenere, non ci sono degli ordini da dare, ma degli amici e anche dei nemici da servire.
Potremmo chiamarlo "IL MONDO CHE VUOLE GESU'", un mondo da realizzare nella nostra vita di ogni giorno accogliendo, perdonando, facendo la pace, aiutando e soprattutto, ascoltando la sua parola e mettendola in pratica.
Buona domenica e buon cammino!
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