Ipocriti, perché volete mettermi alla prova?
La Parola
Mt. 22, 15-21
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di' a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Parola del Signore
Il Commento
Tommaso amava giocare a tennis. Aveva un talento naturale e un entusiasmo tale da coinvolgere la sua famiglia, gli amici e gli allenatori. Sognava di diventare un tennista professionista e tutti tenevano d'occhio la sua crescita sportiva.
Tommaso era anche un ottimo studente a scuola. Lavorava sodo per mantenere i suoi voti alti. Amava leggere e scrivere, le parole crociate, i giochi matematici e i puzzle. Tommaso amava tutto ciò che sfidava la sua mente.
Crescendo però il suo amore per il tennis e le sue ambizioni scolastiche iniziarono ad essere in conflitto. Sua madre voleva che Tommaso studiasse. Suo padre voleva che praticasse il tennis. Tommaso si trovava in mezzo. Cercò di portare avanti entrambi, ma si rese conto che non poteva dedicarsi a entrambi per tutto il tempo.
Finché un giorno i genitori iniziarono a discutere.
"Tommaso ha bisogno di studiare", insisteva sua mamma.
"Il ragazzo ha bisogno di giocare", gli rispondeva suo padre.
"E quello lo chiami gioco?" esclamò sua madre. "Lavora più duramente sul campo che a scuola!"
La discussione si trasformò presto in lite e i genitori di Tommaso fecero qualcosa che i genitori non dovrebbero mai fare. "Domandiamo a Tommaso che cosa vuole fare", suggerì suo padre. Sua madre fu subito d'accordo.
Quando Tommaso entrò nella stanza, capì subito che c'era qualcosa che non andava, ma non immaginò mai che i suoi genitori gli avrebbero chiesto di scegliere tra le due attività che amava. "Cosa è più importante per te, Tommaso?" gli chiesero i suoi genitori. Tommaso sapeva che in qualunque modo avesse risposto si sarebbe trovato in difficoltà. Se avesse detto che il tennis era più importante, allora sua madre si sarebbe arrabbiata perché non dava il giusto peso agli studi. Se avesse detto invece che la scuola era più importante, suo padre gli avrebbe parlato dell'importanza dello sport. "Lo sport ti aiuta a crescere" gli ricordava sempre suo padre. Tommaso si sentì in trappola tra i suoi genitori.
Improvvisamente, Tommaso vide la foto dell'ultimo giorno delle elementari incorniciata sulla libreria. "Mamma, papà, guardate quella foto." Disse Tommaso. "Avete sempre detto che quella foto vi rende orgogliosi di me. Lì c'è la risposta alla vostra domanda."
Sua madre e suo padre si voltarono a guardare la foto. C'era Tommaso ben vestito con una palla da tennis in mano ed un sorriso immenso. Orgoglioso di passare alle scuole medie. Orgoglioso di praticare uno sport che amava. I genitori di Tommaso si alzarono in silenzio, si avvicinarono alla foto e si guardarono negli occhi. I loro visi si rilassarono e scossero entrambi la testa vergognandosi del loro comportamento. Entrambi volevano il meglio per Tommaso. Non sarebbe stato più facile unire le forze ed aiutarlo invece di litigare? Lo guardarono e contemporaneamente, entrambi dissero "mi dispiace Tommaso".
L'Impegno
Tommaso si era sentito in difficoltà perché non voleva deludere nessuno dei due. E alla fine, i suoi genitori hanno capito che dovevano scendere a compromessi per offrire il meglio a Tommaso. Come i genitori di Tommaso, i farisei e i seguaci del sovrano Erode misero Gesù davanti a una scelta. I farisei volevano che Gesù dicesse "No" alle tasse imposte dai romani, mentre i seguaci di Erode volevano che Gesù dicesse "Sì" alle tasse. Ognuno voleva che Gesù facesse quello che volevano loro, che li compiacesse. Ma, come Tommaso, Gesù mostrò loro una via diversa. Disse loro di prendere la decisione migliore per il bene della gente, non secondo la loro volontà. Disse loro di fare la scelta migliore, non quella dettata dal loro egoismo.
Riflessione finale: Prega perché tu possa sempre fare la scelta migliore. Chiedi a Dio di mostrarti la via. E ricorda agli altri di fare lo stesso.
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